L’atomica vista con gli occhi della scienza

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Un viaggio a ritroso negli anni dell’atomica, che indaga sui rapporti tra il valore delle scoperte scientifiche e il rischio di sue terribili applicazioni. La storia è quella di 10 scienziati tedeschi, incaricati dal regime nazista di condurre delle ricerche sul nucleare, sequestrati in una casa prigione nei pressi di Cambridge, apprendono dalla Bbc che gli americani hanno fatto esplodere una bomba atomica a Hiroshima. Questo episodio, che segna uno spartiacque nella storia dell’umanità, oltre che del secondo conflitto mondiale, è il fulcro narrativo di “Farm Hall 45”, lo spettacolo che sarà portato in scena giovedì 4 dicembre al Teatro Puccini (via delle Cascine 41, ore 21) da dieci studiosi e docenti dell’Ateneo fiorentino. Ignazio Becchi, Salvatore Califano, Emilio Mario Castellucci, Claudio Chiuderi, Marcello Colocci, Paolo Dapporto, Massimo Furi, Roberto Righini, Vincenzo Schettino, oltre a Giuseppe O. Longo, sceneggiatore di “Farm Hall 45” e professore emerito dell’Università di Trieste, interpreteranno gli scienziati tedeschi, mentre Paolo Blasi sarà la voce narrante. La vicenda raccontata da “Farm Hall 45” – gli scienziati tedeschi, tra cui i premi Nobel Werner Heisenberg e Otto Hahn, furono spiati nel periodo di isolamento e le loro conversazioni registrate e rese pubbliche negli anni Novanta – è tratta dalla cosiddetta “Operazione Epsilon”, messa a punto dagli alleati probabilmente per scoprire quanto vicino alla costruzione della bomba atomica fossero i tedeschi, oppure per impedire che gli studiosi tedeschi finissero in mano ai russi. La rappresentazione apre uno squarcio drammatico sulle relazioni tra scienza e politica, sull’etica dello scienziato e i suoi dubbi di fronte alle applicazioni delle sue scoperte, attraverso questi dieci personaggi, le loro ansie, aspirazioni e le illusioni della propria grandezza. Lo spettacolo, che vede la regia di Cristiano Burgio e la direzione tecnica di Gemma Romanelli, chiude il programma di iniziative legate al novantesimo anniversario del Circolo dei Dipendenti dell’Ateneo fiorentino.

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