Boxe e canto contro il Parkinson

0
141

Boxe e canto per arginare il Parkinson. Sono due i nuovi interventi complementari attivati a Casa Parkinson e che stanno ottenendo un notevole successo: la boxe “senza contatto” e il coro si aggiungono all’arte e alla danza già presenti.

La boxe è una disciplina che richiede equilibrio e coordinazione, due elementi fondamentali per chi è colpito dalla malattia di Parkinson. Due appuntamenti settimanali di sessanta minuti dove gli allenamenti sono personalizzati per affrontare le sfide fisiche uniche di ogni combattente. L’iniziativa è ripartita grazie alla collaborazione avviata dal Fresco Parkinson Institute e dalla AUSL Toscana Centro con i Rossi del Calcio Storico Fiorentino, presso la cui palestra si svolgono le lezioni. I due insegnanti che si sono resi disponibili per il progetto sono Massimiliano Petragallo, che è il Capitano dei Rossi, e Luca Borselli, calciante dei Rossi, entrambi anche esperti istruttori di boxe. A fare da trainer ai nuovi istruttori è stato Alex Montaldo, esperto internazionale nella boxe adattata ai parkinsoniani e insegnante nelle palestre di New York e San Francisco da lungo tempo per l’associazione StoPD, giunto a Firenze da New York proprio con questo obiettivo.

Per quanto riguarda il coro, le lezioni si svolgono una volta alla settimana presso gli spazi della Casa della Musica-Sonoria e sono state affidate a due musicisti: il Maestro Francesco Novelli, pianista del Maggio Musicale Fiorentino e alla figlia violoncellista Giulia Novelli. Il laboratorio di canto corale è un intervento complementare che ha dimostrato di migliorare le performance logopediche dei pazienti in particolare il tono della voce, la capacità di eloquio agendo sul ritmo e il volume, nonché dell’espressione facciale che sono alterati in questa malattia. Le ricadute positive di tali effetti sulla capacità comunicativa dei pazienti conducono a un miglioramento del tono dell’umore e della qualità̀ della vita laboratori iniziati a settembre 2023 sono stati possibili anche grazie al generoso supporto dell’Associazione “Quelli di Pratolino”.