Bando di gara per l’ex ippodromo

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Ha perso la sua storica vocazione di ippodromo, complice la crisi di uno sport che ha perduto affezionati negli anni, ma l’impianto delle Mulina sta per rinascere. Il grande complesso di quasi 100mila metri quadrati nel verde delle Cascine, un tempo gestito dalla società Ippodromi fiorentini poi fallita e passato in mano al curatore fallimentare, sarà riqualificato tramite un bando di gara che porterà alla concessione a un privato, così da tornare fruibile dai cittadini. Le domande devono pervenire entro il 13 maggio prossimo. Nel testo del bando di gara, che recepisce le prescrizioni della sovrintendenza dato che il bene è di notevole interesse artistico e storico, si specifica che “oggetto della concessione è la valorizzazione del complesso immobiliare mediante riqualificazione tramite gli interventi edilizi ammissibili, che dovrà essere finalizzata a svolgervi attività compatibili con la natura di complesso polivalente e polifunzionale a vocazione sportiva, ‘preferibilmente legate al cavallo’. Sono ammesse attività sportive, equestri ed ambientali, ad esclusione di quelle attività che riportino all’ippica agonistica di trotto e galoppo, attività di ristorazione, intrattenimento, culturali e formative, organizzazione di eventi e spettacoli all’aperto, attività commerciali ed artigiane, attività ricettive, attività di valorizzazione del parco, attività di mobilità sostenibile”. E’ tassativamente vietato “destinare il complesso o parte di esso a discoteca o luna park”. Nel testo si ricorda poi che “la funzione principale del complesso è quella sportiva” e “qualunque attività offerta dovrà comunque ottenere, per il suo svolgimento, tutte le necessarie autorizzazioni da parte degli enti ed organi competenti; l’offerente si assume a proprio integrale ed esclusivo onere e rischio l’ottenimento di tali autorizzazioni”. II rapporto contrattuale sarà disciplinato con atto di concessione della durata di 25 anni. Il Comune si riserva l’utilizzo gratuito del complesso immobiliare per 15 giorni all’anno. Il canone di base annuale è stabilito in 82.056 euro, con adeguamento Istat.

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