Conto alla rovescia
Si decide il futuro della Rari Previsto il 16 settembre lo sgombero della sede di lungarno Ferrucci. Nuovo impianto, spunta il parco dell’Anconella

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Firenze batti un colpo. Quel colpo necessario per salvare la Rari Nantes e fermare un conto alla rovescia che potrebbe arrivare a zero il prossimo 16 settembre, quando scadrà il termine previsto dall’ordinanza della Provincia che prevede lo sgombero coattivo della sede di lungarno Ferrucci. Il rischio è quello di perdere un pezzo prezioso della storia sportiva della città, una società con più di cento anni di attività e di gloria che tutt’oggi conta 650 atleti iscritti alla Federazione nuoto.

La volontà sarebbe quella di evitare il trasferimento della sede, per evitare di dover abbandonare un luogo identitario per la società sportiva, ma anche perché costruire un impianto nuovo creerebbe non pochi problemi sia per la scelta del sito idoneo che per il fabbisogno economico necessario, tutt’altro che indifferente specie nel pieno della spending review. Ma sul proseguimento dell’attività sportiva nella sede di lungarno Ferrucci, che si troverebbe in area demaniale, grava l’incognita  dell’ordinanza di sgombero, a sua volta collegata attraverso un lungo filo a una decisione dell’Agenzia del Demanio, che nel 1998 non rinnovò la concessione – così come per i Canottieri comunali –  e chiese di abbattere alcune opere. L’assessore provinciale all’Ambiente Renzo Crescioli la definisce “impropria privatizzazione dei beni dello Stato”, ma parla di una possibile proroga in presenza di un progetto alternativo. Da parte sua la Rari sembra pronta a tutelarsi, presentando una documentazione che comproverebbe la regolarità dell’impianto.

Intanto, sul tappeto arrivano le prime ipotesi alternative, aree dove sarebbe di fatto possibile edificare una nuova struttura per il nuoto. Senza dover lasciare le rive dell’Arno. Una di queste sarebbe l’area dell’ex chalet Fontanelle, sul lato destro del fiume, liberato dopo una serie di demolizioni che hanno interessato anche ex Kasar e il Cral Ataf. L’altra, spuntata in queste ore, riguarderebbe invece un’area sulla sponda sinistra all’interno del parco dell’Anconella, spazio davvero suggestivo dove potrebbe prendere vita un impianto importante, dotato magari anche di strutture di somministrazione.

Il futuro prossimo della Rari si potrebbe decidere dunque in questo mese di agosto. Ma, per dirla come i canottieri, bisogna che tutti i soggetti coinvolti remino dalla stessa parte, istituzioni comprese. (Maurizio Abbati)

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