Accatastamento di stufe e camini. L’amministratore risponde

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Da marzo 2023 è scattato l’obbligo di accatastare tutti le stufe e i camini sia per le abitazioni private che per quelle in condominio. Da ottobre sono scattati i controlli e chi viene individuato privo di questo adempimento rischia multe fino a 3000,00 euro.

L’obbligo riguarda caminetti di ogni tipo, le stufe e le caldaie che usano biomasse quali legna, pellet, cippato. Devono essere accatastati sia gli impianti nuovi sia quelli vecchi.

L’obbligo ricade sul proprietario dell’abitazione o sul conduttore in caso di affitto.

Quindi tutti gli impianti a biomassa con potenza nominale inferiore a 10KW devono essere accatastati dal responsabile dell’impianto; sopra i 10KW sarà compito del tecnico installatore.

La potenza nominale è quella dichiarata dal fabbricante che si trova nella documentazione rilasciata al momento dell’installazione o dell’acquisto.

Se si ha un camino aperto basta procedere con l’accatastamento semplificato dove verrà richiesta solo la data d’installazione.

Sono escluse le stufe dedicate solo alla cottura di cibi e non collegate all’impianto di riscaldamento; sono inoltre esclusi i camini dismessi e quelli che rappresentano l’unica fonte di riscaldamento; per questi sarà sufficiente un’autodichiarazione inviando il modulo apposito con il proprio documento d’identità all’indirizzo di posta esonerobiomasse@regione.toscana.it

Il censimento si può fare collegandosi al sito www.siert.regione.toscana.it.

Andrea Stigliano