Matteo Aramini si candida a sindaco, con una lista civica

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C’è un primo candidato autorevole nella corsa a sindaco di Impruneta e alla successione ad Alessio Calamandrei, ma fuori dal Pd. Matteo Aramini si è deciso e si dice pronto a fare la sua parte. “Alla infine – scrive in un post – ha prevalso l’amore per Impruneta. Dopo attente riflessioni ho preso la decisione importante di candidarmi alle amministrative che si terranno quest’anno. Gli ultimi mesi, nella loro complessità e per quanto vissuto, avevano messo in seria difficoltà la mia passione per la politica, una passione che mi ha visto impegnato prima come attivista e dal 2018 come amministratore. Tutto ciò però non è riuscito ad annientare il desiderio di dare il mio, umile e modesto, contributo a questo territorio che adoro con tutto me stesso”. Una candidatura che, come spiega Aramini, sarà portata avanti attraverso “una Lista Civica che metta al centro le persone, le idee e il territorio e che costruisca le proprie fondamenta sui valori che più mi contraddistinguono: dalla tutela dei diritti di tutte le categorie, a partire dalle fasce più deboli, a temi come quelli del lavoro, dello sviluppo e della formazione. Una lista trasversale che dia il giusto spazio alle competenze, alla trasparenza e alla voglia di fare delle singole persone che sceglieranno di mettersi a disposizione per il bene comune e collettivo di Impruneta”. La lista si chiamerà “Impruneta Futura”. “Un nome che – prosegue Aramini – racchiude al suo interno due elementi basilari: Impruneta e Futuro.

Impruneta, per il senso di appartenenza. Perché sul locale si può riuscire davvero ad andare oltre le logiche di partito, rendendo nuovamente protagonisti dei processi decisionali chi conosce realmente e in profondità le criticità del territorio e non ricevere invece imposizioni dall’alto o da strutture verticistiche. Futura, per uno sguardo al domani, a dove desideriamo condurre Impruneta nei prossimi anni, mantenendo salde le nostre radici culturali e proiettandole appunto verso il futuro.

La volontà ferma di costruire un progetto che sia credibile e degno del nostro territorio e che, rendendoli realmente partecipi, avvicini nuovamente i cittadini alla vita amministrativa”.