Tavarnelle, dal sindaco un invito a Chiara Ferragni

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Si sa ormai che Chiara Ferragni è in grado di apportare un contributo eccezionale in termini di visibilità, grazie alla sua notorietà nel campo del digitale. Ed è proprio a lei che si rivolge il sindaco di Barberino Tavarnelle David Baroncelli, facendole un appello affinché possa passare dalla Pieve di San Pietro in Bossolo, dove si trovano esposti i pizzi di Tavarnelle, un pezzo della storia del ricamo.

“Mi piacerebbe che Chiara Ferragni venisse a trovarci a Barberino Tavarnelle – dichiara il sindaco – e visitasse lo spazio espositivo che custodisce questi straordinari manufatti, la invito anche ad apprezzare le storiche scarpe realizzate col punto Tavarnelle, un capolavoro che l’associazione Amici del Museo di Tavarnelle conserva nella sala espositiva della canonica, un’occasione per ammirare e valorizzare un tassello che identifica il nostro patrimonio artigianale”.

Il ricamo di Tavarnelle è un’arte che in pochi anni dalla sua nascita, avvenuta nei primi del ‘900 presso l’asilo Vincenzo Corti, che ospitava al suo interno la scuola elementare e la scuola di lavoro, fece tanto clamore da essere adottato da una celebre maison della calzatura come Ferragamo per la tomaia di scarpette da sera. Oggi quelle calzature, che hanno una lunga storia alle spalle e un successo internazionale che conquistò le dive di Hollywood, da Audrey Hepburn a Sofia Loren, possono incantare anche le nuove generazioni. Attuali come non mai, le scarpette e i tesori del fatto a mano, conservati nei locali attigui al Museo di arte sacra di Tavarnelle, sono oggetti che possono essere ammirati e rinascere sotto nuova stella. Si tratta di lenzuola, copriletto, tovaglie, tende, coperte, abiti nuziali, articoli per il bebè e legati al corredo. “Il Punto Tavarnelle – aggiunge il primo cittadino – costituisce un insostituibile volano di promozione e valorizzazione dell’eredità lasciata dalla storia del nostro paese, una tradizione che solo alcune cittadine, oggi ultraottantenni, riescono a portare avanti, ritengo importante poter garantire un futuro ad un know-how del passato che rappresenta e racconta le nostre radici”.