Sanità, un piano per smaltire le liste di attesa

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Via libera al piano operativo regionale per smaltire entro la prossima estate le liste di attesa, dopo l’incremento di volumi dovuto alla pandemia. L’adozione del piano è stata approvata nell’ultima seduta di giunta su proposta dell’assessore al diritto alla salute Simone Bezzini e consentirà la riduzione straordinaria delle liste di attesa, permettendo alle aziende e agli enti del sistema sanitario regionale di integrare l’attività istituzionale e quella aggiuntiva. Per le prestazioni da recuperare, sospese a causa del Covid 19 e relative ai tre livelli di assistenza (interventi chirurgici, prestazioni specialistiche e diagnostiche ambulatoriali e screening), la Regione Toscana ha stanziato tutte le risorse previste dalla legge di stabilità 2022 ovvero 31,5 milioni di euro.

Il nuovo piano fornisce non solo le linee guida sulle modalità organizzative da adottare per il recupero delle prestazioni non erogate definendo le risorse utilizzabili sia per livello di assistenza che per azienda sanitaria, ma contiene anche un preciso cronoprogramma di recupero, che le aziende dovranno rispettare e sul quale è previsto un monitoraggio trimestrale, per valutare le risorse economiche impiegate e i volumi di prestazioni recuperati.

A causa della riemersione della domanda (al termine della fase più acuta dell’emergenza sanitaria pandemica e nonostante il recupero effettuato nel primo semestre 2021) nel secondo semestre 2021 si sono registrate le seguenti liste di attesa: 250mila visite specialistiche (-6% dei volumi erogati nel 2019); 300mila prestazioni diagnostiche (diagnostica per immagini, diagnostica strumentale; -7% dei volumi erogati nel 2019); 37mila interventi chirurgici programmati in ricovero (-17% dei volumi erogati nel 2019), riconducibili prevalentemente a interventi a bassa complessità, mentre è stata garantita la presa in carico dei pazienti che presentavano un quadro clinico complesso. In particolare, gli interventi oncologici di classe di priorità A sono stati effettuati, rispettando il tempo massimo di 30 giorni così come previsto dal Prgla.