Si aggrava a Firenze l’emergenza abitativa

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L’emergenza abitativa si aggrava e va a colpire dagli studenti, che non trovano posti letto a costi accessibili, alle famiglie, preda dalla crisi economica e lavorativa, fino agli anziani, i cui sfratti sono in aumento. I risultati del questionario Cgil-Sunia parlano di peso del caro bollette, i salti mortali per arrivare a fine mese per i costi dell’abitare, le rinunce a vacanze, pizzerie, cure mediche. I due sindacati, con Spi Cgil e Udu, lanciano una piattaforma di proposte al Comune in vista dell’incontro a Palazzo Vecchio il 4 aprile: dare battaglia per rifinanziare i fondi per la morosità incolpevole, investire sull’Erp, sostegni ed efficientamento energetico contro il caro bollette, più residenze adatte ai bisogni di giovani e pensionati. La difficoltà nel reperire un alloggio si scontra con una difficoltà anche di natura lavorativa. Infatti, tra gli intervistati, il 48% dichiara di essere occupato con contratto a tempo determinato, il 19% di essere disoccupato, solo il 33% ha un contratto a tempo indeterminato; il 100% del campione riferisce di non riuscire ad arrivare alla fine del mese.Il dato che ha confermato le preoccupazioni è quello relativo ai costi dell’abitare: infatti il 92% delle persone intervistate ha riferito che le voci che più gravano sul loro reddito sono il costo dell’affitto, la rata del mutuo e delle spese condominiali. Il 64% delle famiglie ha spese che incidono per oltre il 53% del loro reddito. Il 34% dichiara che incide tra il 30% e il 35%; il 2% sotto il 30%.