Cascine, ai privati gestione
di Indiano ed ex ippodromo Pronto il bando di gara per le Mulina. Il Comune cerca gestori per gli impianti

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Fare delle Cascine un parco accogliente, stile Central Park, in grado di proporsi come biglietto da visita di Firenze. E’ uno dei grandi sogni della prim’ora di Matteo Renzi, di quelli che cioè si prolungano dall’inizio della legislatura. Purtroppo siamo ancora lontani dal vederlo diventare realtà, anche se il sindaco sta pigiando sull’acceleratore per arrivare a un risultato concreto entro la fine del suo mandato e tornare alle urne.
I problemi del polmone verde in riva d’Arno sono sempre gli stessi, se vogliamo acuiti nel tempo da una perdita di funzioni che hanno peggiorato la situazione. A cominciare dalla chiusura dell’ippodromo delle Mulina, in attesa di un riutilizzo dopo il trasferimento del trotto nella struttura del Visarno. A questo si aggiunge la questione dei locali da ballo, che il Comune ha voluto cancellare, senza riuscire però a creare le condizioni per allocare in quegli spazi nuove attività. A dire il vero Palazzo Vecchio ci aveva provato, con una gara per l’affidamento dell’ex Meccanò, distrutto dalle fiamme nel 2008, andata però deserta, dove sarebbe dovuta nascere un’attività di ristorazione abbinata a un centro accoglienza per gli ospiti del parco, con tanto di strutture di appoggio per gli amanti del footing. Il Comune però non si arrende e va avanti sulla strada del risanamento. Il rudere della ex discoteca sarà demolito a colpi di ruspa e l’area verrà restituita a verde pubblico, con la realizzazione di un grande giardino da quasi seimila metri quadri che ruoterà attorno a un chiosco adibito a bar, per il quale dovrà essere però trovato un gestore. Meglio è andata con l’ex Central Park, per il quale c’è già un progetto di rilancio affidato a un pool di imprenditori che dovrebbe realizzare un bar-ristorante, affiancato da un’arena per eventi all’aperto, un auditorium e centro accoglienza, per quella che domani sarà la vera porta d’ingresso del parco.
Ma c’è un’altra gara già effettuata, relativa all’altro versante delle Cascine, quella per l’affidamento della palazzina dell’Indiano, da tempo in attesa di un riutilizzo dopo una serie di cambi di destinazione. Martedì i funzionari comunali dell’ufficio patrimonio apriranno le offerte arrivate, o meglio l’offerta, visto che entro i termini stabiliti ne è giunta soltanto una, sperando che i requisiti chiesti siano soddisfatti, altrimenti bisognerebbe cominciare da capo. I locali dell’Indiano secondo l’intendimento del Comune dovrebbero essere utilizzati come punto di ristoro, con particolare attenzione all’enogastronomia toscana, con punto di noleggio di bici o mezzi elettrici e punto di informazione turistica. L’orario minimo di apertura sarà quotidiano dal 1 aprile al 31 ottobre, con almeno due weekend da novembre a marzo. Veniamo all’aspetto economico. Il rapporto contrattuale sarà disciplinato con atto di concessione della durata di 15 anni, mentre il canone annuale è stabilito in 13.200 euro, cioè 1.100 mensili. Con una facilitazione: per i primi 15 mesi il canone da corrispondere sarà solo del 10%.
C’è però un altro bando di gara a cui gli uffici comunali stanno lavorando, ed è quello per l’ex ippodromo delle Mulina, orfano del trotto. Bando che dovrebbe essere pronto già la prossima settimana, dopo che sul primo erano state rilevate delle irregolarità, e che detterà quelle che saranno le nuove funzioni di un’area di grande importanza per il parco, potenziale punto di attrazione. «Area – spiega l’assessore al Patrimonio Elisabetta Meucci – che in qualche modo manterrà la sua precedente vocazione, visto che verrà dedicata all’equitazione, con annesse strutture da adibire alla ristorazione». Sicuramente un nuovo riferimento per l’estate fiorentina, anche se pare esclusa l’attività di discoteca all’aperto, che in passato aveva fatto discutere e creato alcuni problemi con i residenti delle abitazioni più vicine.
Ma non è tutto. «Abbiamo giò previsto anche lavori di riorganizzazione complessiva di tutto il viale da porta al Prato fino a ponte alla Vittoria – prosegue l’assessore – destinato a qualificare l’accesso alle Cascine e al nuovo Parco della musica».
Il piano c’è, adesso la parola passa ai privati. Si tratta soltanto di vedere se l’offerta verrà giudicata valida sotto il profilo del business, altrimenti siamo punto e a capo.

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