La Firenze perduta in vendita sul mercato internazionale Il sindaco Nardella presenta un elenco di aree pronte per essere trasformate e recuperate

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C’è una Firenze in vendita, che si offre e cerca di stimolare l’appetito degli imprenditori internazionali. E’ la Firenze dimenticata, o meglio defunzionalizzata, che cioè ha perduto la propria funzione storica e ora è in attesa di rinascere ed essere restituita a un nuovo utilizzo. Una Firenze che il Comune, e il sindaco Nardella in prima persona, ha messo in mostra all’Expo Real di Monaco, la più grande fiera internazionale del Real Estate, nell’ambito del progetto Invest in Tuscany finanziato dalla Regione Toscana. Spazi grandi, grandissimi, anche enormi, ormai inutilizzati, che potrebbero benissimo ospitare abitazioni, centri commerciali, servizi e soprattutto alberghi per i turisti del nuovo millennio (come se già non ce ne fossero abbastanza, però). Un patrimonio che se correttamente alienato potrebbe consentire il recupero di 750mila metri quadri di città e attivare oltre 10mila posti di lavoro, generando 60milioni di euro solo di oneri di urbanizzazione.

Primo tra tutti per prestigio, posizione e grandezza c’è indubbiamente il complesso della ex Manifattura Tabacchi, dove in teoria si potrebbe fare di tutto: dal commerciale al residenziale, dal ricettivo al direzionale, ma resta un boccone grosso da digerire in tempi di crisi, soprattutto con tutti i vincoli di trasformazione esistenti. C’è poi l’area delle Officine Grandi Riparazioni a Porta al Prato, dietro il parco delle Cascine, uno spazio davvero enorme, in una zona dove si sta già costruendo (vedi il quartiere Leopolda) e dove potrebbe nascere uno spicchio nuovo di città in mezzo alla città, che dovrà comunque comportare una viabilità tutta nuova, visto che non è pensabile appesantire ancora la circolazione sui viali nei pressi del ponte alla Vittoria. Ma per gli investitori più attenti ci sono anche il complesso Lavagnini, vicino alla Fortezza, e quello Bufalini, sede prestigiosa in pieno centro storico. Infine, ai piedi della collina, la villa Alle Querce, perfetta per un resort, ma che potrebbe anche ospitare la sede di una università straniera. Per gli interessati, un’attrattiva in più: la possibilità di ampliare fino al 20% la superficie della trasformazione per gli immobili trasferiti. E nel bilancio 2015 il sindaco Nardella è pronto a inserire incentivi fiscali sotto forma di detrazioni per il pagamento delle imposte relative agli immobili come Imu e Tasi. Che volete di più. (Ma.Ab.)

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