La rivolta dei Ciompi. Un project per la rinascita Gli antiquari pronti a sostenere le spese per la riqualificazione del mercato. Sperando non ci siano rivali

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E pensare che volevano addirittura portarglielo via il loro mercatino, cancellarlo, o meglio trasferirlo in altro loco, come piazza Annigoni, cosa che di fatto avrebbe significato strappargli l’anima. Ma loro hanno resistito, hanno fatto di tutto per evitare che il mercatino dell’antiquariato dei Ciompi, o delle “pulci”, come a Firenze si dice, sopravvivesse. E con esso sopravvivessero i posti di lavoro che seppure a fatica garantisce. A fatica, come dimostra il fatto che solo negli ultimi anni gli operatori del mercato, conti alla mano relativi al 2013, erano scesi da 29 a 25. E tanto hanno fatto che adesso c’è un progetto di riqualificazione della piazza. Anzi, più che riqualificazione si potrebbe dire rinascita. Sì, perché sarà tutto riorganizzato. A cominciare dalle bancarelle, per passare alla pavimentazione e al restauro della Loggia del pesce. Tra un anno quindi la zona potrebbe già essere completamente trasformata e riqualificata.
Se di miracolo si può dunque parlare, il merito va senz’altro attribuito tutto ai commercianti, anzi agli antiquari dei Ciompi. Perché se il Comune ci metterà del suo in termini economici per i lavori di rifacimento della piazza e il restauro della Loggia del Pesce, sono stati loro ad aver stretto un sodalizio che ha portato alla presentazione di un project financing finalizzato a ricostruire da capo l’intero mercato, preparandosi ad investire circa 700mila euro. In cambio, gli antiquari rimarrebbero dove sono ora per altri 20 anni in concessione. Certo, solo se vincessero. Già, infatti è previsto che dopo la presentazione del project, avvenuta ad agosto, venga bandita una gara sulla base del progetto già presentato. E dunque potrebbe anche spuntare qualcun altro con proposte diverse e forse reputate migliori. Possibile? Sì. Probabile? No. Ma mai dire mai. E quindi fino al momento della proclamazione del vincitore nessuno potrà tirare il fiato. (Maurizio Abbati)

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