“Rimandare alla prossima legislatura la definizione di una nuova disciplina sul turismo è a questo punto l’unica soluzione, vista l’impossibilità di accogliere il pacchetto di osservazioni avanzato congiuntamente da tutte le associazioni di categoria del settore. Se consideriamo però che si parlava di modifiche a un Testo Unico del Turismo che risale al 2000, e che quindi non può più essere rispondente, 15 anni dopo, alle necessità di un settore in continuo e velocissimo mutamento, e che di fatto è stato vanificato un anno di incontri senza tenere nella adeguata considerazione le sollecitazioni e le proposte delle categorie economiche, viene però da pensare che si tratti anche di una straordinaria occasione sprecata”. Confcommercio Toscana, Confesercenti Toscana, la Commissione Turismo di Confindustria Toscana e la Alleanza delle Cooperative Italiane-Toscana commentano all’unisono la decisione da parte della Regione di far slittare la riforma della legge regionale sul turismo. “I temi da affrontare sono infatti estremamente importanti: necessitano di urgente aggiornamento sia il riassetto organizzativo delle competenze e della promozione pubblica in Toscana, sia la disciplina delle imprese. Soprattutto su questo punto, ovvero sulla certezza delle regole in un mercato che presenti criteri di concorrenza leale fra tutte le strutture ricettive, i problemi non erano per niente risolti”.