Sempre meno sicuri. Quando usciamo la sera, mentre andiamo al lavoro e anche tra le pareti di casa nostra. La percezione dell’insicurezza negli ultimi due anni è notevolmente aumentata in Toscana, addirittura più della media nazionale, come rileva un’indagine condotta in parallelo da Federsicurezza e presentata all’Hotel Baglioni durante un convegno organizzato da Confcommercio Firenze. Alla domanda se negli ultimi 24 mesi la criminalità nel quartiere in cui si vive è aumentata, i toscani hanno risposto che è rimasta invariata nel 47,7% dei casi e che c’è stato un incremento per il 44,4%, contro il 35,3% del dato nazionale. Se il raggio d’interesse si allarga alla città, coloro che indicano la criminalità in aumento sale al 70,9%, fino al 90,4% se poi si parla a livello nazionale. Si sono inoltre presi in esame alcuni luoghi simbolo della città, per capire se siano ritenuti o meno al riparo dalla criminalità. Nei parchi il senso di sicurezza è diminuito del 42,8%, davanti alla banca o alla posta del 45,7%, in autobus del 42,6%,la sera del 40,8%, passeggiando in centro del 36,6%, a casa del 31,3%. Federsicurezza ha poi chiesto come valuterebbero i cittadini l’impiego di vigilanza privata a sostegno delle forze dell’ordine. Il 62,9% si è dichiarato favorevole, ma quando si parla di dare un possibile contributo per il sostegno economico di questo personale, da prelevare sotto forma di tassazione locale, la percentuale cala al 45,8% e solo il 13% appare disposto a versare più dell’1%. Posizione per altro piuttosto comprensibile, visto che la sicurezza in fondo è non solo un diritto ma anche un servizio che il cittadino paga proprio attraverso le tasse. Resta però il problema di un’esigenza sempre più diffusa di sicurezza dovuta a un avvertito peggioramento della qualità di vita urbana. (Ma.Ab.)