Taxi più cari. Chiesto l’adeguamento delle tariffe Confartigianato: sono ferme dal 2007. Prezzo unico? Impossibile a causa del traffico

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Tariffe dei taxi: è ora di adeguarli al costo della vita dopo 8 anni. E’ la proposta rilanciata da Confartigianato Taxi Firenze a margine dell’incontro tra i tassisti fiorentini, che chiedono l’aumento tariffario, e l’amministrazione di Palazzo Vecchio, che chiede invece centrale telefonica unica, tariffe fisse e decadimento dei limiti territoriali. “É bene chiarire che l’adeguamento delle tariffe (e non l’aumento, come ama definirlo Palazzo Vecchio) è un diritto sacrosanto dei tassisti fiorentini, da non subordinarsi a nessun ‘se’ e a nessun ‘ma’ – taglia corto Simone Andrei, presidente di Confartigianato Taxi -. Si tratta di tariffe che, responsabilmente, abbiamo mantenuto inalterate per 8 anni, consci della crisi in atto. Così non è stato per i costi che noi sosteniamo (per esempio quelli assicurativi, di riparazione e revisione auto, nonché l’aumento delle varie tassazioni sia nazionali che locali) che hanno continuato a crescere. In poche parole, senza il ritocco delle tariffe, il gioco non vale più la candela. E poi, non sono forse state riviste al rialzo le tariffe Ataf? Più 25% per il biglietto via sms (che è utilizzatissimo) e in dirittura d’arrivo anche l’aumento di quello cartaceo e abbonamenti. Non è forse anche il nostro un servizio per la mobilità pubblica?”.Pieno appoggio da parte di Confartigianato Taxi alla creazione di un’unica centrale operativa, con un solo numero telefonico da chiamare per raggiungere l’intera flotta. Apertura anche sul fronte delle tariffe predeterminate, “ma solo quando la rete viaria della città lo permetterà – continua il presidente dei tassisti fiorentini -. Sarebbe sciocco approvare tariffe fisse in una città in cui il tempo di percorrenza è costantemente un’incognita causa lavori della tramvia che provocheranno rallentamenti alla circolazione cittadina dei veicoli e di conseguenza dei mezzi pubblici”.  Infine l’abbattimento totale dei limiti territoriali. “Su questo punto siamo contrari e non riteniamo giusto, in questo momento, affrontare la discussione e soprattutto legarla all’adeguamento tariffario”, prosegue Andrei. Per quanto riguarda poi l’uso di mezzi non inquinanti, Confartigianato Taxi Firenze ricorda che già adesso la flotta taxi fiorentina è una delle più ibride del paese, grazie solo all’iniziativa personale dei tassisti fiorentini: se Palazzo Vecchio desidera aumentarne la consistenza, per raggiungere il 100%, pare proprio giunta l’ora di concedere incentivi o sgravi. Inoltre, per le cosiddette utenze “deboli”, come anziani e disabili, l’ok a soluzioni tariffarie agevolate è incondizionato.

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