5 candeline per il tram. Ma per le linee 2 e 3 è un travaglioSull’asse Firenze-Scandicci 13 milioni di passeggeri all’anno e diecimila auto al giorno in meno sulle strade

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La linea uno compie 5 anni. Ricorrenza celebrata in piazza della Stazione alla presenza dei due sindaci di Firenze e Scandicci, Dario Nardella e Simone Fallani. Nell’occasione “scartato” anche il regalo di compleanno, che però sarà la tramvia a fare agli utenti e non viceversa: da aprile a settembre, in via sperimentale, allungherà infatti il servizio notturno il venerdì e il sabato e viaggerà due ore in più rispetto a quanto viaggia oggi: l’ultimo convoglio diretto a Scandicci partirà così da Alamanni-Stazione verso le 2.30 invece che a mezzanotte e mezzo.  “La linea 1 della tramvia ha portato diversi benefici per la città – ha detto Nardella – e per riassumerli userei tre cifre: quasi 13 milioni come il numero dei passeggeri che ogni anno hanno preso la tramvia, superando ogni previsione; 3 milioni e 200 mila come il numero delle auto che ogni anno restano a casa perché i cittadini preferiscono Sirio e infine 1.600 come le tonnellate di CO2 che si sono ridotte ogni anno grazie all’attivazione della linea 1”.  Inaugurata il 14 febbraio 2010, con solo 8 tram in servizio arrivati a fine marzo a regime con 13 convogli, nei primi 5 anni di servizio la prima linea ha visto un costante aumento dei passeggeri. Complessivamente da febbraio 2010 a fine dicembre 2014 i passeggeri saliti sui tram sono stati oltre 58.402.000, tanto che nei 5 anni di servizio si stima che si attestino sui 60.000.000. A regime quindi i passeggeri saliti ogni anno sono circa 12.900.000 (contro una previsione iniziale del piano economico e finanziario che si attestava a circa 10.900.000), quelli mensili circa 1.050.000 e i quotidiani in un giorno feriale circa 45.000. Dall’inizio del servizio nel 2010 i tram della linea 1 hanno percorso in tutto circa 6 milioni di chilometri e si stima che circa il 25% degli attuali utenti del tram effettuavano lo stesso percorso con i mezzi privati. Questo vuol dire aver tolto dalla strada oltre 3,2 milioni di auto all’anno, quasi 10 mila auto al giorno. Numeri di buon auspicio per le linee 2 e 3, che devono ancora vedere la luce, per le quali diventa sempre più necessario procedere senza ulteriori indugi. Il tema del by  pass del centro in sotterranea è affascinante, ma mentre se ne discute i cantieri devono procedere nei tempi previsti dal cronoprogramma, perché è chiaro che ogni giorno in più di lavori è una penalizzazione ulteriore per la mobilità e l’economia che essa garantisce.

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