“Rivedere la legge sul condominio”, appello di Confartamministratori

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A dieci anni dall’entrata in vigore della riforma del condominio, Confartamministratori lancia una proposta di revisione. “Qui da Firenze speriamo che possa imprimersi una spinta che stimoli la politica a rivedere le norme in materia di condominio e a riconoscere la nostra professionalità di amministratori, superando una legge nella sostanza vecchia di 70 anni”. Così ha esordito nella sua introduzione al convegno organizzato presso il Viola Park di Firenze il presidente Alessandro Ferrari, bollando quella del 2012 come “una riforma nata vecchia, che non tiene conto di come si sia evoluto il mondo del condominio e con esso le competenze necessarie per amministrare”.

Partiamo da un dato di fatto: sono all’incirca 7 su 10 i fiorentini che vivono in condominio, per un totale in Italia di oltre 5,5 milioni di condomini. L’amministratore di condominio è la figura chiamata a regolare ogni aspetto della gestione di queste che si presentano come vere e proprie strutture complesse, rispondendo a tutte le normative inerenti. “Tuttavia – ha detto Ferrari – si è scelto di non istituire una figura professionale, contemplando addirittura la possibilità che l’amministratore possa farlo chiunque per il proprio condominio, che può avere anche cento unità immobiliari”.