Riuscirà Sant’Orsola a risvegliarsi nel sonno comatoso in cui è precipitata ormai da anni? Dopo una serie di bandi senza un vincitore, sono stati aperti i plichi con la documentazione e l’offerta tecnica per la valorizzazione del complesso dell’ex convento relativi all’ultima proposta di valorizzazione. Sono giunti alla Città metropolitana due plichi, l’uno presentato da Sielna srl di Siena e l’altro dal costituendo Rti composto da: mandataria (Property Finance e Partners spa di Firenze) e mandanti (Almud Edizioni Musicale srl di Cascina, Sire spa di Firenze, Giulio Tanini spa di Firenze, Gervasi Spa di Firenze, Procogen srl di Impruneta, Gefat srl di Poggibonsi, Tanzini Quintilio e Figlio sas di Poggibonsi, Sant’Ilario srl di Poggibonsi, Bch srl di Firenze). Tra l’altro la Almud sarebbe di proprietà del cantante lirico Andrea Bocelli, che a quanto si dice vorrebbe creare a Sant’Orsola una sorta di accademia.
La documentazione presentata da Sielna srl è risultata incompleta di parti di documenti richiesti e dunque non è stata ammessa. La documentazione contenuta nell’altro plico richiede invece integrazioni alle referenze bancarie presentate e pertanto l’ammissibilità dell’offerta è vincolata all’invio, entro il 27 settembre, delle integrazioni richieste. In attesa della verifica di ammissibilità, avverte Benedetta Albanese, consigliera delegata al Patrimonio, e dunque dell’apertura della busta con l’offerta tecnica, che non si è potuta effettuare, i plichi sono stati nuovamente sigillati. Se la domanda sarà ammessa, la relativa documentazione con l’offerta tecnica, sarà valutata in seduta riservata dall’apposita Commissione.