Un lavoro di precisione, parcheggiare lo scooter nel poco spazio libero in mezzo ad altri due scovato dopo lunghe ricerche, lavorando di gomito per farsi largo, con quegli specchietti che stanno lì a bloccarti, e ritagliandosi un angolo per alzarsi dalla sella e poter mettere il cavalletto. Una pratica ormai quotidiana per chi a Firenze si muove sulle due ruote, e siamo in tanti. Ma vi è mai capitato di alzare gli occhi mentre siete intenti al parcheggio borbottando e trovarvi di fronte un gruppetto di turisti sorridenti, pronti ad immortalarvi con tanto di macchina fotografica? Sì, perché ormai sembra che al di là delle bellezze che Firenze propone, questa del parcheggio all’italiana sia una curiosità da non perdersi. E si diventa d’improvviso dei “buffi”. Ma perché all’estero gli scooter non esistono? O forse ci sono parcheggi appositi più capienti? Sta di fatto che secondo i dati dell’Aci relativi alla consistenza del parco mezzi, nel 2014 a Firenze risultavano circolanti 150.973 motocicli, a livello provinciale s’intende. Un numero considerevole, viste le dimensioni della città, ma non da record, se si pensa che Torino ne ha 211mila, Milano 327mila, Napoli 316mila e Roma addirittura 523mila. Un problema di spazi per la sosta dunque. Anche perché, visti i numeri, non è che negli altri paesi le due ruote non siano gettonate, anzi nella classifica dei paesi che più hanno acquistato nel 2014 al primo posto si piazza la Francia con 251.502 unità mentre l’Italia è al secondo con 184.801; terza la Germania con 175.826, poi Spagna (126.270) e Regno Unito (102.120). Resta il fatto di essere diventati oggetto della curiosità dei turisti: un sorriso please.