Fiori d’arancio nel Chianti

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I Comuni del Chianti provano a ritagliarsi uno spazio di prestigio e una fetta di quello che è il crescente business dei fiori d’arancio. Palazzi rinascimentali, ville secentesche, antichi casali, cantine storiche, edifici-simbolo delle lontane e prestigiose origini del Chianti. Celebrare riti civili in questi luoghi, avvolti dalle atmosfere del passato e dalla bellezza dei paesaggi delle colline più note al mondo, è una missione possibile per le amministrazioni chiantigiane che stanno promuovendo opportunità concrete di rilancio del turismo matrimoniale. Attraverso importanti collaborazioni con le aziende e le strutture locali l’obiettivo è quello di istituire uffici di stato civile decentrati negli edifici di maggior pregio del territorio e offrire a cittadini e visitatori l’opportunità di rendere speciale il giorno del fatidico sì nelle terre del Chianti dove arte, cultura, tradizioni, profumi e sapori di un tempo si fondono armoniosamente. Nel Comune di Greve il progetto ha già attecchito attraverso la collaborazione attivata con due strutture di prestigio nel territorio: Castello di Vicchiomaggio e Castello di Verrazzano. Partecipando a un avviso pubblico indetto dal Comune che indicava requisiti specifici, le strutture hanno manifestato il proprio interesse ad aderire al progetto e successivamente hanno stipulato una convenzione per accogliere l’ufficio di stato civile e celebrare il matrimonio di rito civile al di fuori della casa comunale. “Intendiamo – dichiara l’assessore al Turismo Gionni Pruneti – aprire le nostre splendide ville e dimore a chi vuole coronare il proprio sogno d’amore, l’obiettivo è quello di promuovere una fetta importante della nostra economica, il turismo matrimoniale, uno dei settori più in crescita nel nostro paese, mettendo in piedi una rete di marketing, valorizzazione e promozione del territorio ad hoc che prevede il coinvolgimento delle nostre strutture e cercare di offrire una risposta alle esigenze delle coppie italiane e straniere che scelgono il Chianti come luogo dove celebrare il loro matrimonio”. “Crediamo in questa operazione – commenta il sindaco Paolo Sottani – realizzeremo l’opportunità nel nostro territorio, così ricco di dimore, ville e casali che testimoniano le radici storiche del Chianti, a Greve sono numerose le strutture che per pregio e tipologia di spazi potrebbero rivelarsi particolarmente consone ad ospitare nozze da favola”. Alle strutture il Comune ha richiesto il requisito di disporre, in comodato gratuito, di un locale idoneo alla celebrazione del matrimonio che avverrà davanti all’ufficiale di Stato civile dei Comuni. Insomma la favola per le coppie prossime al matrimonio può diventare realtà.

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