Più vicini al cittadino, ma in maniera integrata, cioè con equipe in grado di dare risposte rapide a tutti quei problemi che non necessariamente hanno bisogno di un intervento ospedaliero, che facciano da supporto ai medici di famiglia. La giunta regionale ha stanziato oltre 8 milioni per avviare e soprattutto implementare ben 54 Case della Salute su tutto il territorio toscano. La cifra – 8.200.000 euro – verrà distribuita tra le 12 aziende sanitarie toscane in due tranche: il 75% al momento della comunicazione di avvio degli interventi previsti, il 25% a realizzazione avvenuta. In 9 interventi sul totale dei 54, si tratta di riconversione e riorganizzazione di strutture ospedaliere, tra cui piccoli ospedali: Barga/Castelnuovo Garfagnana, San Marcello, Volterra, Portoferraio, Abbadia San Salvatore, Massa Marittima, Orbetello, Pitigliano, Castel del Piano.
La Casa della Salute è il punto di riferimento chiaro per il cittadino per l’accesso all’assistenza territoriale. E’ un unico edificio (o una porzione) che ospita un team multidisciplinare, formato da medici di famiglia, infermieri, specialisti, personale sociale e amministrativo. Alla luce del decreto Balduzzi (DL 158/2012) e dell’accordo integrativo regionale con la medicina generale, la Casa della Salute si identifica con l’Unità Complessa di Cure Primarie. Le Case della Salute sono aperte 7 giorni su 7, per 12 ore, dalle 8 alle20. Inalcune, si sperimenterà l’apertura per 16 ore, dalle 8 alle 24.
“Questo intervento – ha detto il presidente Enrico Rossi – è un importante rafforzamento dei servizi territoriali. Credo sia un esempio unico a livello nazionale. Nei prossimi mesi, per le Case della Salute verrà identificato un marchio, che le renda immediatamente riconoscibili per i cittadini, così come lo sono gli ospedali”.
“Le Case della Salute – ha sottolineato l’assessore Marroni– rappresentano uno dei pilastri della riforma della nostra sanità regionale. Si tratta di strutture dotate di team multiprofessionali che funzionano come una sorta di grande ambulatorio sui territori”. L’intervento rientra nel più ampio programma di riorganizzazione del sistema sanitario toscano, avviato con la delibera di fine 2012: un programma che punta molto sul potenziamento dell’assistenza sul territorio, assegnando un ruolo chiave ai medici di medicina generale e rafforzando tutte quelle modalità assistenziali extra-ospedaliere che, tra l’altro, hanno il vantaggio di evitare ricoveri impropri e alleggerire dunque la pressione sugli ospedali. E tra le azioni prioritarie individuate dal programma di riorganizzazione c’è proprio la promozione della presa in carico globale del cittadino sul territorio, attraverso l’implementazione del modello assistenziale Casa della Salute.
La Regione Toscana investe già da alcuni anni sullo sviluppo dell’assistenza territoriale, sperimentando modelli organizzativi innovativi, finalizzati a garantire la presa in carico globale del cittadino, la continuità assistenziale ospedale-territorio e l’integrazione tra assistenza sanitaria e sociale. I primi 18 progetti sono stati cofinanziati (con risorse della Regione e risorse statali), per un valore complessivo di circa 21.500.000. A fine 2012 erano in tutto 36 le Case della Salute attive in Toscana: di queste, 20 sono aperte 7 giorni su 7, 33 sono fornite di servizi di diagnostica di primo livello e 28 sono sede di moduli di sanità di iniziativa (i medici di medicina generale che vi operano aderiscono al progetto regionale del Chronic Care Model, per la prevenzione e la gestione delle patologie croniche). Con le 54 finanziate con la delibera di oggi (in alcuni casi si tratta di interventi su quelle già in funzione), in Toscana le Case della Salute saliranno a 90, per arrivare poi a 120.