Sant’Orsola aspetta e non si arrende. Un’attesa che dura ormai da anni, ma in cui potrebbe giungere adesso una svolta, anche se il timore è quello di una ennesima delusione. Venerdì 6 giugno saranno aperte a Palazzo Medici Riccardi le offerte arrivate per partecipare alla procedura di affidamento in concessione di valorizzazione dell’ex convento. Due sole le buste consegnate entro i termini previsti, e due quindi saranno i candidati che si giocheranno la partita, nella speranza che almeno una proposta possa essere accettata. Si tratta di capire quali funzioni saranno state pensate, come far tornare e vivere quegli spazi dimenticati, che tipo di fruizione garantire. Certo dovrà esserci un giusto mix tra pubblico e privato e nel pubblico sarebbe interessante tentare forme di coinvolgimento della cittadinanza, quella che da tempo chiede la possibilità di riappropriarsi di Sant’Orsola.
Lo stesso bando chiede tra l’altro l’insediamento di attività sociali e culturali fruibili anche durante le ore serali, oltre alla realizzazione del Museo di Sant’Orsola. E ancora il recupero degli accessi principali su via Panicale e via Guelfa – oltre al ripristino di quelli storici di via Taddea e di via di Sant’Orsola, già utilizzati durante il periodo conventuale – per rendere facilmente fruibili gli spazi ad uso polivalente delle corti interne, anche creando percorsi di attraversamento pedonale. Insomma, sarebbe una rinascita non solo per la struttura ma per l’intero quartiere, carente di spazi di aggregazione e socializzazione.
