Imprese, 11mila euro l’anno spesi in consulenze

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Dalla Burocrazia alla Buonocrazia. Ha tutta l’aria di un sogno per l’Italia, ma è in realtà l’intento di una ricerca commissionata dal gruppo Pd in consiglio regionale a Promo PA Fondazione, con cui si è cercato di capire il punto di vista delle imprese a proposito delle nostre procedure burocratico-amministrative. Insomma, cosa ne pensano i titolari delle aziende dell’edilizia, del commercio e dell’artigianato sulle normative adottate oggi in Toscana. Il quadro che si delinea è quello di un eccesso di burocrazia, che permane nonostante i tentativi di semplificazione adottati. Tra le criticità segnalate compare la differente modulistica adoperata dai vari enti locali del territorio, che rende difficile regolarsi e costringe ad adottare metodi diversi a seconda dei soggetti con cui si ha a che fare. A questo si aggiunge una critica sui tempi ancora troppo lunghi della pubblica amministrazione. Infine c’è l’aspetto del caro consulenze: secondo chi ha risposto all’indagine sono troppe le procedure a cui assolvere che costringono le imprese a rivolgersi a dei consulenti, che di media costano 11mila euro l’anno per ogni azienda, ma che diventano 17 per l’edilizia. Una ricerca conoscitiva dunque, che si spera diventi presupposto di una spinta a semplificare. (Ma.Ab.)

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