La Regione si prepara a un intenso porta a porta per illustrare alle piccole e medie imprese della Toscana le opportunità e gli strumenti messi in campo con l’obiettivo di rilanciarne la competitività. Parte da Massa il 24 novembre il calendario degli appuntamenti, dieci cioè uno per ciascuna delle province, per concludersi il 22 gennaio a Firenze. “Dopo aver registrato più di mille presenze sul territorio per la presentazione del nuovi bandi per ricerca sviluppo e innovazione – spiega l’assessore al Lavoro Gianfranco Simoncini – vogliamo presentare le nuove opportunità che grazie alle risorse, sia regionali che comunitarie, saranno disponibili da subito per rimettere in moto l’economia e, in particolare, sostenere gli investimenti delle piccole, medie e piccolissime imprese nell’innovazione, nell’internazionalizzazione e favorire la nascita di nuove iniziative imprenditoriali”. Un insieme di iniziative su cui la Regione convoglia poco meno di 30 milioni complessivi di risorse, che si aggiungono a quelle già stanziate per finanziare i tre bandi per ricerca, sviluppo e innovazione grazie alla scelta della Regione, unica nel panorama nazionale, di anticipare circa 80 milioni di risorse di programmi comunitari per il 2014-20 con il proprio bilancio. Si tratta quindi di un primo assaggio di quanto potrà essere fatto non appena la Regione sarà in grado di disporre delle risorse destinate alla Toscana in particolare dal Fesr per i prossimi 7 anni. Per quanto riguarda il programma per lo sviluppo regionale, l’assessore sottolinea la scelta di puntare tutto sulla crescita innovativa e sostenibile del sistema produttivo, destinando alle imprese il 72% dell’ammontare complessivo del Programma toscano, vale a dire circa 560 milioni di cui circa 4/5 specificatamente destinati alle Pmi.
Assessore qual è la situazione delle piccole e medie imprese in Toscana?
“Sicuramente, in questi anni di crisi quelle più rivolte al mercato interno hanno risentito molto in negativo della crisi, ma ci sono anche quelle che sono riuscite a crescere orientandosi sui mercati esteri e contribuendo a fare della Toscana la regione che più è cresciuta nell’export. Peraltro la vitalità di queste imprese è dimostrata dalla grande adesione al bando per ricerca e sviluppo, dove su 500 progetti presentati ben 470 sono di Pmi. E’ a sostegno di queste imprese che abbiamo deciso di intervenire con strumenti come le agevolazioni per l’accesso al credito e i voucher per la ricerca e lo sviluppo da 20 a 50mila euro”.
Ma sul fronte tassazione come pensate di intervenire?
“Siamo già intervenuti. Intanto la Toscana ha l’Irap più bassa a livello nazionale e inoltre davanti a un taglio di 400 milioni del bilancio regionale abbiamo deciso di non aumentare la pressione fiscale. A questo si sommano gli interventi volti all’innovazione e le misure, sempre sull’Irap, per quelle imprese che assumono lavoratori in difficoltà”.