Toscana, 2mila studenti cambiano scuola dopo il primo anno

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Sembra diventare sempre più difficile la scelta del proprio percorso di istruzione per i giovani toscani, tanto che molti di loro finiscono per cambiare scuola dopo pochi mesi.

Secondo l’ultimo report realizzato dall’Iref (Istituto di ricerche educative e formative) per conto di Acli Toscana, sul 2021/22 ogni anno in Toscana circa 6mila studenti chiedono di cambiare scuola, trasferendosi a un altro istituto secondario superiore: è una cifra di oltre 16 spostamenti per scuola l’anno che colloca la regione al terzo posto in Italia, dopo Liguria (17,4) ed Emilia Romagna (19,1), oltre la media del paese (13,8). Sempre in Toscana il 32,8% degli studenti che cambiano (circa 2mila su un totale di iscritti di 167mila) decide di farlo al primo anno, mentre la tendenza si diluisce avanzando: 28,0% al secondo anno, 21,6% al terzo.

“Le cause di questo fenomeno – commentano Giacomo Martelli ed Elena Pampana, rispettivamente presidente e vicepresidente Acli Toscana – possono avere origini differenti: dagli scarsi risultati conseguiti alle difficoltà nei rapporti personali con insegnanti e compagni, passando per la mancata corrispondenza con le aspettative iniziali”.

Il trend richiede attenzione perché, al netto del fatto che esista una componente fisiologica che porta al cambiamento di scuola, la fase di adattamento a un contesto nuovo può rallentare la formazione degli studenti.

“Le contromisure – conclude la riflessione il presidente Martelli – passano come sempre dalla prevenzione. Nell’ultimo quinquennio la Regione Toscana ha stanziato una cifra dedicata all’orientamento che è raddoppiata rispetto agli anni precedenti. Lavorare in questa direzione, aiutando i giovani a conoscersi meglio e a fare scelte adeguate, è la strada che dobbiamo continuare a percorrere per gestire il fenomeno”.