50enni, che tristezza Siamo a rischio truffe

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Hai superato i cinquanta? Non solo allora ti stai incaminando verso la terza età e cominciano a dirti che sei vecchio, ma sei anche ufficialmente considerato un “soggetto debole”, o meglio facile da ingannare, diventare vittima delle nuove tecnologie.  “Ogni giorno tante persone cadono nei tranelli che viaggiano su internet, ingannate da false proposte di qualsiasi tipo. Dalle offerte di lavoro fasulle a prestiti senza garanzie con tassi di interesse troppo bassi per essere veri ma anche all’acquisto di animali domestici senza alcun certificato”. E’ quanto affermato dal consigliere del Pd Michele Pierguidi, che ha proposto al Comune di attivare dei corsi anti truffa online indirizzati proprio agli over 50. “E purtroppo – aggiunge Pierguidi – la disperazione e la conseguente vergogna per essere stati raggirati anche in modo piuttosto ‘semplice’ portano in molti casi a non denunciare alle autorità giudiziarie quello che è successo. A cascarci – continua Pierguidi – sono spesso i cosiddetti over 50. Infatti chi è nato senza internet e ha dovuto affrontare le novità e le insidie della rete scoprendo un mondo nuovo, si è cimentato con le difficoltà del web e con tutti i suoi punti deboli. Per questo – prosegue il consigliere Pd – proporrò all’amministrazione comunale di organizzare dei veri e propri corsi anti truffa online con una particolare attenzione agli over 50”. “Degli incontri – spiega Pierguidi – da svolgere nelle biblioteche e nei luoghi di ritrovo dei quartieri con la collaborazione della Polizia Postale cercando di coinvolgere anche gli studenti fiorentini che possono così condividere i ‘segreti’ del web con i più grandi”. Insomma, se non volete finire nella “rete”, cari miei coetanei, quando vi muovete su internet fatevi seguire dai vostri figli, che magari della vita non sanno ancora niente o quasi ma per le nuove tecnologie hanno più fiuto di voi. E non imbronciatevi pensando che allora tutta l’esperienza accumulata negli anni non serve proprio a nulla. Del resto non riucordiamo sempre ai nostri genitori ottantenni di non aprire a nessuno come fossero dei bambini? Che tristezza, però. (M.Ab.)

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