Minibond per far crescere le imprese

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Il rilancio del sistema economico toscano e nazionale passa anche dalla definizione di nuove forme di finanziamento per sostenere lo sviluppo delle piccole e medie imprese, che spesso non riescono ad avere la forza economica necessaria per rivelarsi competitive su scala internazionale. La strada da percorrere potrebbe essere quella di intercettare un’offerta di liquidità maggiore, sufficiente a far fronte alla richiesta delle imprese; liquidità oggi garantita in toto dagli istituti bancari, a cui appare necessario si affianchino nuovi partner finanziari, investitori privati italiani pronti a scommettere su quelle realtà del territorio in grado di fare un salto di qualità se adeguatamente capitalizzate. Cosa che già avviene in molti altri paesi, come ad esempio negli Stati Uniti, dove il credito erogato dalle banche è solo il 30% del totale, mentre in Italia è ancora il 100%.

Nasce con questo proposito uno strumento finanziario che si propone di attrarre operatori economici qualificati, chiamati ad investire in un Fondo con Minibond emessi da pmi residenti in Italia non quotate, con durata massima di 7 anni. Il fondo, presentato ieri nella sede di Confindustria Toscana alla presenza del presidente della Piccola Industria Vicenzo Boccia, sarà promosso da Finanziaria Internazionale Investment Sgr e collocato insieme alla Banca Monte dei Paschi.

“L’obiettivo è colmare il gap tra domanda e offerta di finanziamento”, ha spiegato Andrea De Vido, amministratore delegato di Finanziaria Internazionale, facendo capire come per la ricerca di capitali da investire si punterà prevalentemente su istituzioni, fondi pensionistici e associazioni.

“Il fondo si rivolge a investitori qualificati che possono beneficiare del rendimento dei minibond – ha invece detto l’ad di Bmps Fabrizio Viola – e servirà a finanziare imprese che per tipologia si orientano anche ai mercati internazionali”.

Alle imprese che emetteranno le obbligazioni sarà attribuito un rating, in base al quale sarà definito anche il tasso fisso di rendimento. A mettere a disposizione i capitali necessari all’attivazione del fondo parteciperà anche la Banca Monte dei Paschi, con un contributo stimato in un quarto circa della somma complessiva, che dovrebbe essere di 150 milioni di euro.

“Abbiamo avviato un percorso virtuoso – ha detto Viola a margine dell’incontro a proposito del futuro di Bmps – e ci aspettiamo che ci consenta di riportare la banca dove deve stare”. Insomma “la banca è ritornata a fare la banca”. (Maurizio Abbati)

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