“Firenze: via le pantofole, mettiamoci a correre”

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“Inutile essere 4.0 in azienda se all’esterno ci si rimangia tutto”. Un messaggio chiaro quello lanciato dal presidente di Confindustria Firenze, Luigi Salvadori, dal palco dell’assemblea dell’associazione ospitata nel Salone dei 500 di Palazzo Vecchio e aperta dall’inno di Mameli eseguito dai cantori del Maggio. Il rilancio dell’economia può avvenire solo se a modernizzarsi sono anche il sistema politico e amministrativo e addirittura quello dell’informazione. Serve insomma una sorta di patto di scopo tra imprenditori, istituzioni metropolitane, associazioni, sindacati e istituzioni finanziarie, del tutto simile a quello lanciato su scala nazionale da Boccia. E’ questo il “fattore puntozero” su cui si è incentrata l’assemblea. Salvadori ha tracciato l’immagine di una città che “deve togliersi le pantofole e deve mettersi a correre”. Puntuale la replica del sindaco Nardella, secondo cui la città si è già tolta le pantofole, ma diciamo che sta ancora correndo a piedi nudi.

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