La crisi economica colpisce in modo sensibile anche i professionisti. Dal 2008 ad oggi i redditi medi hanno subito un calo del 30-40% mentre l’occupazione complessiva degli studi professionali del 20-30%. E per quelle seimila persone in tutta Italia, di cui un 5% in Toscana, che hanno perduto il lavoro, dal 1 gennaio 2015 non ci sarà più neanche la cassa integrazione in deroga, che le aveva sostenute nel 2013. Sono alcuni dei dati emersi nel corso della conferenza stampa che ha preceduto il convegno “Abbassare l’Irap”, organizzato da Confprofessioni Toscana, che nell’occasione chiede proprio una riduzione dell’aliquota dell’Irap. “Una tassa che grava in maniera iniqua sulle imprese e le attività produttive – ha detto il presidente di Confprofessioni, Fabio Battaglia – che in questa fase dovrebbero essere tutelate perché è da qui che può ripartire la ripresa. Noi crediamo che l’Irap andrebbe abolita, ma ci rendiamo conto che in questa fase possa essere difficile eliminarla del tutto. Però chiediamo almeno un gesto d’attenzione e che l’aliquota sia ridotta, magari tornando a quella precedente, visto l’aumento ulteriore dal 3,90 al 4,82%, e non solo per i professionisti, ma per tutte le imprese”.